Orange viaggi ha la fortuna di nascere ai piedi del comune Marino uno dei borghi adagiati sui Colli Albani, la vicinanza a questi luoghi ci permette di conoscere bene il territorio denominato Castelli Romani e proporlo nella maniera giusta valorizzando tutto quello che spesso passa inosservato agli occhi del passante.
I Castelli Romani sono un concentrato di borghi, tradizioni, e panorami che si articolano su un territorio ricco di natura e cultura e occupano una zona di origine vulcanica nella quale oggi sono presenti i laghi di Albano e Nemi.
Per chi arriva da Roma la strada è semplicissima, basta percorrere la consolare via Appia e arrivare dritti al primo comune dei Castelli che si incontra, Albano Laziale, se volete aggiungere folclore alla gita fuori porta potreste mettere in auto la canzone che ha reso questi luoghi conosciuti in tutta Italia: “Na gita a li castelli” di Claudio Villa.
Albano Laziale
Una cittadina affacciata sul lago e al quale da il nome
Dinamica e attuale ma allo stesso tempo radicata nel passato, con i suoi vicoli stretti e le chiese classiche come la chiesa seicentesca di Santa Maria della Stella e la Tomba degli Orazi e Curiazi.
Ma è possibile ammirare anche l’Anfiteatro del III secolo in grado di ospitare fino a 16.000 persone, la cattedrale di San Pancrazio risalente al 1719, le terme di Caracalla e la Porta Pretoria.
Castel Gandolfo
La residenza estiva del Papa
Piccolo borgo affacciato sul lago di Albano che racchiude il Palazzo Pontificio eretto tra il 1624 ed il 1626 per volere di Papa Urbano VII Barberini e realizzato su progetto di Carlo Maderno, a cui collaborò anche Gian Lorenzo Bernini, il Ninfeo Bergantino (o Bagni di Diana) ricavato in una grotta naturale e risalente alla fine del I° sec. d.C., il Ninfeo Dorico e la Chiesa di San Tommaso da Villanova realizzata nella seconda metà del 1600 per volere di Papa Alessandro VII Chigi su progetto di Gian Lorenzo Bernini.
Nelle domeniche estive la piazza si riempie per l’ascolto della Messa papale.
Ariccia
La regina del fine settimana in allegria
Proseguendo sempre sull’appia si raggiunge Ariccia, chi non conosce la famosa porchetta locale? Il suo profumo si sente già dal ponte che conduce dritto al centro storico dove si possono trovare decine di Fraschette (trattorie tipiche) dove poter gustare piatti tradizionali della cucina romana accompagnati dall’immancabile Romanella, un vino spumante piacevole per tutti i palati. Da non perdere, infatti, la tradizionale sagra della Porchetta i primi giorni di settembre.
Nel centro storico si può effettuare la visita a Palazzo Chigi e ai suoi meravigliosi giardini. Merita una visita anche la Collegiata di Santa Maria Assunta ampliata su progetto di Gian Lorenzo Bernini ispirato dal Pantheon di Roma.
La discesa in salita
Arrivati al chilometro 11,600 della strada statale 218 che collega Ariccia, Rocca di Papa e Grottaferrata è possibile fare un piccolo esperimento e assistere a un fenomeno molto singolare. Lasciando un qualunque oggetto (bottiglie, palla, pigna…) sulla salita si noterà che invece di scendere inizierà a salire. Bizzarro ma vero, provare per credere! Magia? Mistero? Campo gravitazionale invertito? In realtà la spiegazione esiste, si tratta di un’illusione ottica e quella che appare come una salita è in realtà una leggera discesa. Lo si percepisce anche guidando, ma lo stupore del passante rende comunque il luogo magico.
Da qui possiamo proseguire verso Genzano e Nemi oppure girare per Rocca di Papa, Grottaferrata, Marino, ma vediamoli tutti in ordine
Nemi
Panorama mozzafiato e fragoline di bosco
La piccola Nemi domina dall’alto l’omonimo lago ed è famosa per il ritrovamento delle antiche navi di Caligola che l’imperatore utilizzava come saloni da ricevimento galleggianti, e che sono ora conservate nel Museo delle Navi Romane.
Il Museo venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all’imperatore Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. È stato quindi il primo Museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, due scafi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20 e m. 73 x 24, purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944. Riaperto nel 1953, il Museo venne nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988.
Da non perdere la Chiesa di Santa Maria del Pozzo risalente al 1500, il Santuario del Santissimo Crocifisso, i resti del Tempio di Diana Aricina (o Tempio Nemorense), e il Palazzo Ruspoli.
Se ami le fragole non perdere la Sagra che si svolge ogni anno tra fine maggio e i primi di giugno.
Genzano
La città dell’infiorata dal 1778
Genzano di Roma è la città dell’Infiorata, storica manifestazione che mescola elementi di religiosità a quelli di vita popolare. L’Infiorata si svolge da fine Settecento, la domenica del Corpus Domini, e ogni anno richiama migliaia di turisti
La strada principale che sale al Duomo ospita meravigliose immagini, vere e proprie opere d’arte, costruite con i petali colorati dei fiori. E’ interessante scoprire l’infiorata nelle sue diverse fasi: il disegno a terra, la posa dei petali, l’esposizione, lo spallamento (corsa dei bambini sui quadri dell’infiorata).
Genzano è rinomata anche per il suo pane casareccio IGP (la sagra si svolge a settembre) prodotto da antichi forni e caratterizzato dal contrasto tra la croccante crosta esterna al cruschello di grano, e l’interno morbido e spugnoso.
La storia di Genzano ha visto come protagonista la nobile famiglia Sforza-Cesarini, che dal Seicento ne trasformò l’aspetto urbanistico erigendo l’omonimo Palazzo e il bel Giardino romantico ottocentesco, che si affaccia sul lago di Nemi. Il borgo è inoltre ricco di belle chiese: Santa Maria della Cima, Santissima Trinità, San Francesco, Santissima Annunziata.
Rocca di papa
La “Regina dei Castelli Romani”
Posta a circa 700 metri sul livello del mare permette di godere un panorama mozzafiato nelle giornate limpide. Ospitò il condottiero cartaginese Annibale durante la seconda Guerra Punica (inizi del III secolo a.C.) e gli scrittori Johann Wolfgang Goethe e Hans Christian Andersen.
Il borgo storico conserva intatto l’assetto medievale e i suoi ripidi vicoletti e le case aggrappate alla roccia regalano scorci pittoreschi.
Da non perdere il Palazzo Comunale, la Villa del Cardinale, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, la Chiesa di Santa Maria Assunta costruita nel 1664, la Fontana di Piazza XX Settembre e la via Sacra (in mezzo ai boschi) risalente al VII secolo a.C. che portava al tempio di Giove Laziale su Monte Cavo.
Da qui partono anche alcuni dei sentieri più belli dei Castelli Romani. La via Sacra sotto Monte Cavo e i boschi della zona dei Pratoni del Vivaro sono solo alcuni degli itinerari da non perdere. Tutti segnalati e disponibili sul sito del Parco dei Castelli Romani.
Grottaferrata
Un rifugio nel verde
La piccola cittadina è stata per anni il rifugio di molti prelati e sacerdoti in fuga dalla vita caotica della capitale. Da non perdere il suo il monumento più importante è l’Abbazia Greca di San Nilo, ma sono presenti nel suo territorio anche le antiche Catacombe “Ad Decimum”, il Castello Savelli (sec.X), e alcune delle famose “Ville Tuscolane”, notevoli, per il valore artistico dell’architettura e degli affreschi.
Marino
La città del vino
Lo vedi, ecco Marino
la sagra c’è dell’uva
fontane che danno vino
quant’abbondanza c’è.
Eh sì durante la festa dell’uva che si svolge i primi di ottobre, dalle fontane di Marino esce proprio vino! Si dice che un anno sbagliarono ad aprire i rubinetti e per qualche minuto il vino arrivò in ogni casa.
Il borgo è arroccato su uno sperone roccioso ed è caratterizzato da vicoli stretti palazzi ornati di piante rampicanti, piazzette colorate e balconcini tipici. Da non perdere il rione Castelletto, la fontana dei Quattro Mori, il quartiere più antico del borgo, il Tempio Gotico che oggi ospita il Museo Civico “Umberto Mastroianni” e i resti di Palazzo Colonna.
Un gita ai castelli romani lascia sempre il segno nel cuore dei visitatore che si innamora dei piccoli comuni adagiato sui monti, della loro storia, della semplicità e cordialità delle persone che li abitano, un luogo magico che ci porta in un tempo antico restando comunque proiettati nel futuro.
Lascia un commento
Devi essere connesso per pubblicare un commento.