Malgrado gli sforzi della superpotenza che si trova pochi chilometri a nord, il sole splende ancora su Cuba. È la più grande isola dei Caraibi e quella meno commercializzata, oltre a essere una delle ultime roccaforti mondiali del comunismo.
Anche se non tutto è roseo nel giardino della rivoluzione permanente, l’isolamento politico ha impedito che l’isola fosse contaminata dal fenomeno del turismo di massa e la popolazione locale accoglie con spontanea cordialità i visitatori. L’embargo statunitense e le legge Helms-Burton hanno contribuito a tenere lontane da Cuba le navi da crociera che intasano gli altri porti dei Caraibi, limitando il turismo consumistico tipico dei nordamericani. Godetevi l’isola finché dura questo stato di cose, poiché la situazione è destinata a cambiare. Persino le grandi città cubane sono abbastanza tranquille. Il massimo della confusione si ha durante uno sfrenato mambo o chachacha. L’interno e le spiagge sono mete ideali per escursionisti, nuotatori, speleologi e per chiunque voglia soltanto fumare un sigaro sotto una palma.
Sogno dei rivoluzionari di ogni parte del mondo, affascinati dalle gesta di Che Guevara e dal sistema politico introdotto dalla rivoluzione castrista, a meta di un turismo di massa che punta verso la Isla grande (Cuba è l’isola più grande di un vasto arcipelago) spesso ignorando che dietro le situazioni che agli occhi del viaggiatore appaiono di folclore si cela una grande povertà della popolazione locale. Un impoverimento dovuto all’isolamento nel quale Cuba è costretta a vivere dopo l’embargo deciso dagli Stati Uniti ai tempi del presidente John Fitzgerald Kennedy. Per alcuni versi, il tempo a Cuba sembra essersi cristallizzato al periodo coloniale. Case colorate e automobili americane anni ’50 faranno da sfondo alle vostre passeggiate e le vestigia delle varie dominazioni, in diverse epoche, saranno le tappe attraverso le quali si snoderà il vostro percorso. Ogni angolo delle città vi ricorderà della rivoluzione che ha portato al potere Fidel Castro, con immagini del “leader maximo” , del Che e slogan dipinti sui muri, caratteristici di ogni regime autoritario. Con il passaggio di potere a Raul Castro, fratello di Fidel, qualche timido spiraglio di democrazia (intesa più che altro come la possibilità di dare vita a imprese private anche per i cubani) sembra aprirsi. E se Cuba, da perla dei Caraibi, rimane ancora il sogno di tutti i turisti, esercita ormai sempre meno attrattiva come meta ideologica.
Come negli altri paesi dal clima tropicale, anche a Cuba c’è il temuto periodo delle piogge, che qui va da maggio ad ottobre, con precipitazioni violente soprattutto da settembre fino alla prima parte di novembre. Il periodo migliore per non imbattersi nel brutto tempo, va quindi da fine novembre ad aprile, anche se i cambiamenti climatici degli ultimi anni rendono questo parametro molto labile.
Durante i mesi invernali le giornate sono comunque lunghe, le temperature sono alte, tra i 25-28° C., il cielo è quasi sempre limpido e l’umidità è pressoché inesistente.
La temperatura del mare è calda tutto l’anno, quindi le immersioni e lo snorkeling sono sempre indicati.
Durante la stagione umida da maggio ad ottobre, le precipitazioni abbondanti e di forte intensità, specie tra agosto ed ottobre, si possono trasformare in violenti uragani che colpiscono soprattutto la zona orientale di Cuba. Durante questo periodo il caldo è umido e l’aria afosa è molto fastidiosa. Le piogge più abbondanti cadono specialmente nella costa settentrionale, in particolare la parte esposta all’Oceano Atlantico, molto meno intese nella parte meridionale, dove le temperature sono più alte e gli influssi freschi delle correnti del Nord sono assenti.
L’Avana | gen | feb | mar | apr | mag | giu | lug | ago | set | ott | nov | dic |
cm di pioggia | 6 | 7 | 5 | 5 | 10 | 18 | 10 | 10 | 14 | 18 | 9 | 6 |
gg di pioggia | 5 | 5 | 3 | 3 | 6 | 10 | 7 | 9 | 10 | 11 | 6 | 5 |
Minime (°C) | 18 | 18 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 24 | 24 | 23 | 21 | 19 |
Massime (°C) | 26 | 26 | 28 | 29 | 30 | 30 | 31 | 32 | 31 | 29 | 28 | 26 |
Avete voglia di un viaggio capace di farvi innamorare? Siete nel posto giusto! Cuba offre scenari unici che vanno da valli incantate e distese di piantagioni di tabacco, a mare cristallino passando per le grandi città storiche dichiarate patrimonio dell’Unesco e dove musica e folclore popolano le strade vive e colorate che appassionano gli amanti della salsa e della movida. Distese immense di spiagge bianche e mare cristallino circondano tutta l’isola seminando qua e la atolli da sogno come Cayo Santa Maria, collegata da un istmo e Cayo Largo dove si trova sabbia fina come borotalco. Un viaggio che vi resterà nel cuore come i sorrisi delle persone che incontrerete.
L’Avana (La Habana, in spagnolo). Fondata nel 1519 dal conquistatore spagnolo Diego Velasquez, conta oggi oltre due milioni di abitanti, quasi un quinto dell’intera popolazione cubana, ed è la città più grande dei Caraibi. Dichiarata capitale della colonia spagnola di Cuba nel 1607, ora la città si divide in tre zone: la più antica è la Habana Vieja, famosa per i suoi edifici coloniali e le sue fortificazioni; il Centro Habana, centro storico che ospita i principali monumenti della città; e il quartiere di El Vedado, dove si trovano moderni edifici che ospitano gli uffici delle banche presenti sull’isola, oltre a lussuosi alberghi e locali esclusivi. Dal 1982 La Habana Vieja è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco.