Quando si è alla ricerca di una meta per le vacanze estive nel Mediterraneo e poche ore di volo non spaventano affatto, Rodi è tra le migliori scelte in assoluto che si possa fare. Un’isola dalla grandezza perfetta per essere visitata in lungo e in largo e che garantisce una vacanza in grado di accontentare le esigenze di qualunque tipo di turismo. Non è facile trovare nella stessa destinazione tutti i generi di spiaggia, il paesino tipico che conserva le tradizioni, la movimentata città, una passeggiata nella natura, un tuffo nei miti del passato e cibo per tutti i gusti. Ecco, tutto questo – e non solo – è una vacanza a Rodi.
in bilico tra antico e moderno
Rodi città
Rodi è la più grande delle isole del Dodecaneso e la più orientale delle maggiori isole dell’Egeo. Un approdo obbligatorio per i navigatori del passato dai quali ha trattenuto un carattere aperto ad ogni cultura. Dal porto è nata la città protetta da una delle sette meraviglie del mondo: il Colosso di Rodi! Una città bellissima e tutta da scoprire. Ideale tutti i viaggiatori che la visitano: le coppie ameranno passeggiare tra le sue storiche strade, i giovani e i festaioli apprezzeranno la vita notturna e le famiglie ameranno di avere a disposizione tutte le comodità. La città medievale di Rodi si trova all’interno di una cinta muraria lunga 4 chilometri: la Città Alta è uno dei più bei complessi urbani del periodo gotico con il Palazzo dei Grandi Maestri, il Grande Ospedale e la Via dei Cavalieri mentre nella Città Bassa l’architettura gotica convive con moschee, bagni pubblici e altri edifici risalenti al periodo ottomano. All’ingresso della città di Rodi si ergeva una delle sette meraviglie del mondo. Purtroppo del Colosso di Rodi, che era alto ben 30 metri, non rimane più nulla, crollò infatti a causa di un forte terremoto 66 anni dopo la sua costruzione.
il villaggio bianco
Lindos
Protetto dalla rocca-castello fortificata dai Cavalieri e sulla quale sorgono l’Acropoli e il Tempio dorico di Athena Lindia, risalenti al 300 avanti Cristo e raggiungibili tramite una scalinata di 300 scalini, Lindos è il villaggio più bello di Rodi. Ricco di vicoli stretti dalle fitte abitazioni in stucco bianco che alla sera diventano un labirinto di ristorantini e negozi tipici affollati dai turisti.
Sabbia, sassi, scogli…
Le Spiagge di Rodi
Rodi dispone di decine di spiagge meravigliose, di sabbia o ghiaia adatte a tutti igusti. tra le più popolari possiamo consigliare le piccole spiagge di Lindos, il lido termale di Kalithea, la lunga lingua sabbiosa di Prassonissi ideale per gli amanti degli sport a vela, la baia di Antony Queen e Aghati, meglio conosciuta come Gold Sand beach, un vero paradiso facilmente raggiungibile ma ideale per un completo relax. Tutte le spiagge di Rodi, così come in tutta la Grecia, forniscono servizi anche gratuitamente: non mancano mai un tratto di spiaggia libera, un bar, doccia e bagni gratuiti, e un lido con lettini e ombrelloni.
Curiosità
Il colosso di Rodi
Il Colosso di Rodi è un’enorme statua raffigurante il dio Helios (Apollo). Considerata una delle sette meraviglie del mondo, all’apice dello splendore, la statua di bronzo rappresentava un Apollo nudo, con le braccia protese. Alto 31 metri e largo 7, con un peso di 600 tonnellate. Poggiava i suoi possenti piedi sui moli che chiudevano il porto dove ancora oggi due statue segnalano l’antica presenza. Sotto le sue gambe passavano le navi che dovevano attraccare.
Ad occuparsi della sua realizzazione fu Carete di Lindo, allievo di Lisippo. Cominciata nel 292 a.C. dopo la vittoria della città di Rodi su Demetrio di Macedonia, ci vollero più di 12 anni per ultimare l’imponente scultura. Purtroppo la vita del Colosso di Rodi fu breve: il terribile terremoto che nel 224 a.C. colpì l’isola fece crollare la statua in mille pezzi. In molti si adoperarono affinché si trovasse un modo per ricomporla, ma tutti i tentativi furono vani.
I moltissimi frammenti della statua vennero poi venduti nel 672 d.C. e per il trasporto vennero utilizzati ben 700 cammelli.
Ad occuparsi della sua realizzazione fu Carete di Lindo, allievo di Lisippo. Cominciata nel 292 a.C. dopo la vittoria della città di Rodi su Demetrio di Macedonia, ci vollero più di 12 anni per ultimare l’imponente scultura. Purtroppo la vita del Colosso di Rodi fu breve: il terribile terremoto che nel 224 a.C. colpì l’isola fece crollare la statua in mille pezzi. In molti si adoperarono affinché si trovasse un modo per ricomporla, ma tutti i tentativi furono vani.
I moltissimi frammenti della statua vennero poi venduti nel 672 d.C. e per il trasporto vennero utilizzati ben 700 cammelli.
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