Se la tua prossima meta di viaggio è la Thailandia, non devi perdere la vera ricchezza di questo incredibile Paese. Di certo visiterai Bangkok e passerai qualche giorno al mare in una delle isole a sud circondate da acque cristalline, ma noi ti consigliamo di fare un salto nel Nord del Paese. Li dove apprezzerai le mille sfaccettature di questa cultura millenaria nel limbo di terra che la confina con Myanmar e Laos e che prende il nome di Triangolo d’Oro. Chiang Rai è la città thailandese che sorge proprio al confine con la ex Birmania e, tra le varie attrazioni e curiosità, ospita due “templi” molto particolari…
Il Wat Rong Khun è sicuramente una tappa da non perdere, un tempio che nasce da un insieme di stili architettonici dove sacro e profano, Inferno e Paradiso, buddhismo e induismo si mescolano armoniosamente in un’esplosione di bianco scintillante.
Con l’interno tappezzato di raffigurazioni quanto mai insolite: da Batman a Neo di Matrix, da Elvis Presley a Superman, da Hello Kitty a Michael Jackson, da Avatar a Hellboy. Ad un aereo che si schianta sulle Torri Gemelle.
Il tempio è una delle destinazioni più eccentriche e stravaganti della Thailandia e si trova nel suo versante settentrionale, a qualche chilometro dalla cittadina di Chiang Rai.
A differenza degli altri templi thailandesi, che vantano secoli di storia, i lavori del Wat Rong Khun sono iniziati nel 1997 e mai portati a termine, a causa del terremoto che ha colpito la Thailandia nel 2014. L’artefice di questa straordinaria opera è la mente eclettica e sofisticata dell’architetto thailandese Charlemchai Kositpipat, che ha interamente stravolto la struttura del tempio classico, creando un perfetto ibrido tra sacro e profano, tra Inferno e Paradiso, per metà buddhista e per metà induista.
Osservandolo da lontano, il tempio appare sfavillante, bianchissimo, che brilla alla luce del sole. Il materiale utilizzato è la calce bianca che rappresenta la purezza di Buddha, mista a tanti piccoli frammenti di specchio distribuiti su tutta la costruzione. Un colpo all’occhio, insomma.
È avvicinandosi al tempio che ci si perde nei particolari del furore creativo – quando si dice “genio e sregolatezza”… – di Kositpipat: attraversando il ponte che conduce all’interno del Wat, circondato da laghetti in cui nuotano carpe enormi che è impossibile non notare, vi è una scultura che rappresenta le braccia tese da terra verso il cielo. Esse simboleggiano la sofferenza, la morte, l’Inferno, i sette peccati capitali, e, dunque, la richiesta di aiuto.
Cominciamo a dire cosa NON è il Baan Dam Museum: non è un tempio, non è un vero museo, non è un cimitero. È, semmai, la realizzazione del sogno di un artista eclettico, che ha lavorato ed esposto in numerosi Paesi occidentali, creando installazioni visive e concettuali, che utilizzano come materia prima ossa di animali, teschi di bufalo, pelli di serpenti, animali impagliati trasformati in elementi artistici.
Il Baan Dam Museum, a dirla tutta, un po’ inquietante lo è: migliaia le ossa di animali trasformate in sedie, tavoli, sculture e molte altre curiosità conservate nel complesso. Quasi una Wunderkammer a cielo aperto, con antiche case Thai sparse per il parco, edifici futuristici, collezioni di tamburi, pelli di alligatori, serpenti, gabbie con animali – tra cui una voliera ed un paio di enormi pitoni che aspettano beati il loro pranzo quotidiano a base di polli vivi.
Tutto intorno, il contrasto dato dall’atmosfera idilliaca di un parco curatissimo, con alberi ombrosi e sentieri nel prato verde. Difficile darne una definizione, le emozioni si sovrappongono e lo stupore aumenta man mano che si visitano i diversi settori: l’unico modo per capire il Baan Dam Museum è visitarlo con calma, senza fretta.
All’interno del “Tempio nero”, che si presenta come un edificio con travi a vista che ricordano la chiglia rovesciata di una nave, su un tavolo è esposta la pelle di un lunghissimo serpente. Completano 40 piccole abitazioni in stile Balinese o futuristiche, costruite in diversi materiali e utilizzate per preservare l’immensa collezione di oggetti, sculture e resti animali messi insieme dall’artista nel corso di decenni.
Il Baan Dam è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 17.00. L’ingresso è gratuito ma come al solito vi consigliamo di abbinare il tutto ad un indimenticabile tour nel Nord della Thailandia.
Bangkok + Tour del nord + Krabi
Un viaggio per chi ama immergersi completamente nella vita, nella cultura e nel fascino della Thailandia per assaporare i mille volti di questo straordinario Paese. Partirai dalla visita di Bangkok cuore pulsante della vita Thailandese, una città che vive in perfetta simbiosi tra la modernità dei suoi grattacieli e il fascino dei suoi templi e dei suoi monasteri. Raggiungerai il Nord fino al Triangolo d’Oro il punto più estremo del Paese dove vedrai un mondo completamente diverso, il vero mondo Thai
Lascia un commento
Devi essere connesso per pubblicare un commento.